Il gelatiere di origini altoatesine ci racconta il suo modo di proporre il gelato, partendo dalle proprie origini, per arrivare nel cuore di Roma e dei Romani
La parlata non lascia alcun dubbio sulle origini di Günther Rohregger, gelatiere di stazza, e di rara intelligenza, che vanta un laboratorio e tre punti vendita a Roma, oltre che una storia singolare.
La ripercorriamo, in una proficua chiaccherata di metà maggio, in quello che ormai abbiamo definito il lungo tour italiano alla scoperta dei nostri clienti.
Per di più, a due passi da una ricorrenza importante: il 24 Maggio Günther Gelato Italiano festeggia gli otto anni di apertura a Roma.
Günther è approdato a Roma, per amore, nel 2007.
Di pari passo, mentre metteva radici nella capitale, lasciava affiorare la sua passione per il gelato.
Fin da subito la scelta fu di abbassarsi alle richieste della clientela o uniformarsi alle proposte già presenti, ma seguire una precisa linea personale legata alla sua terra.
“Il cuore si porta sempre con sé. E io porto con me la mia terra, le mie origini. Il mio gelato è diverso, non dico migliore, ma diverso: ho combinato i valori tedeschi di produzione, fondati sul ridotto contenuto di zuccheri e grassi, a quelli italiani, che mettono invece in risalto il prodotto, il sapore. Stiamo lavorando per ridurre ancora, senza che ne risenta il gusto, per rendere il nostro gelato sempre più sano”.
Cos’è necessario non trascurare se si intraprende una strada di questo tipo?
“La qualità degli ingredienti deve essere altissima, così come la loro presenza sul prodotto totale. Mi spiego meglio: il nostro gelato alla fragola contiene almeno il 50% di fragole fresche. Come si potrebbe non garantire sapore con un quantitativo di questo genere?”
Cosa c’è oltre al prodotto?
“Indubbiamente, non vanno trascurate la tecnica, la ricerca, e nemmeno la scelta degli ingredienti “base”. Utilizziamo solo latte biologico microfiltrato, uno dei migliori presenti sul mercato, che ci garantisce integrità e sapore simili a quelli del latte crudo. Nei sorbetti, invece, utilizziamo solo acqua delle Dolomiti: sì, anche l’acqua dev’essere buona, sana, equilibrata, adatta alla preparazione. In quanto alle altre materie prime, potrei farvi un focus sulle nocciole: io scelgo quelle di Emanuele anche se la clientela romana è abituata ad un altro genere di nocciole”.
Perché?
“La prima volta le ho scelte perché all’assaggio, chiudendo gli occhi, mi sono ritrovato bambino, in Alto Adige, davanti a casa, dove lasciavamo riposare al sole per un paio di settimane i frutti di alcuni noccioli. Quelle sensazioni hanno agito sul mio istinto. Ora utilizzo i prodotti Nocciole d’Elite per produrre il gusto classico alla nocciola (tra i 5 preferiti della mia clientela), il gusto gianduia, i rispettivi sorbetti, il cremino alla nocciola, il vino alla nocciola. Nelle nostre tre gelaterie – situate in pieno centro a Roma in Via dei Pettinari, in Piazza Sant’Eustachio e in Via Due Marcelli – oltre a questi trovate sempre tantissimi gusti, fino a 50 in alta stagione e in condizioni di ‘normalità'”.
ph. credits Aromi.group